Viadotto Ritiro: due nuove carreggiate al servizio del territorio

Messina 30 luglio 2024 – L’apertura della nuova carreggiata lato monte del Viadotto Ritiro, localizzato sull’autostrada A20 Messina-Palermo, ha segnato un importante passo in avanti nel rafforzamento dei collegamenti tra questi due grandi centri urbani, con
un’infrastruttura più sicura e più sostenibile. I lavori eseguiti per conto del CAS Autostrade Siciliane, hanno riguardato il rinforzo delle fondazioni, delle pile e delle spalle, la demolizione e ricostruzione dei pulvini e la sostituzione degli impalcati – intervento complesso dovuto anche al fatto che l’opera si trova in un’area urbana densamente popolata e con forte traffico.

Dopo l’apertura della nuova carreggiata lato mare, i lavori si sono focalizzati sul completamento della nuova carreggiata lato monte, con la demolizione dell’ultima campata tramite microcariche che ha rappresentato uno dei momenti chiave per la conclusione dei lavori.

È un traguardo che conferma il nostro impegno per le infrastrutture siciliane e lo sviluppo economico-sociale. È il risultato di un grande lavoro di squadra, perciò un ringraziamento speciale a tutte le maestranze che hanno reso possibile questo importante traguardo per la Sicilia e alle istituzioni locali per il sostegno e la collaborazione continua. In quest’occasione, vogliamo ricordare Salvatore Ada che ha perso la vita nel mentre era impegnato nella realizzazione di quest’opera, ribadendo la nostra vicinanza e
partecipazione al dolore della sua famiglia.

Le parole di Alfonso Toto: “La data di oggi è importante per celebrare il lavoro di tutti coloro che hanno realizzato un’infrastruttura imponente come quella del nuovo Viadotto Ritiro. A tutte le maestranze che hanno lavorato a quest’opera va un grazie,
particolarmente sentito, da parte di tutti noi. Oggi lasciamo qualcosa che porterà vantaggi per il territorio, arricchisce le competenze di chi ha lavorato a un’opera unica che contribuisce sicuramente alla modernizzazione della rete dei trasporti siciliani.”