Completato il varo del Ponte di San Benedetto

Un’infrastruttura complessa, indispensabile per il territorio. Permetterà il ritorno a una viabilità completa, più fluida, sostenibile e sicura

Bagnolo San Vito, 6 febbraio 2022. 329 metri di lunghezza, 5000 tonnellate di acciaio corten che disegnano due archi di 35 e 30 metri di altezza, sull’orizzonte del Basso mantovano. Come due palazzi da 12 e 10 piani. Sono questi i numeri del nuovo ponte che mette in collegamento le due sponde del Po all’altezza dei comuni di Bagnolo San Vito e San Benedetto Po, un’infrastruttura di elevato standard ingegneristico progettata esecutivamente e realizzata da Toto Costruzioni Generali, frutto di un investimento di quasi 34 milioni di euro da parte della Regione Lombardia, con Stazione Appaltante la Provincia di Mantova. L’opera, che si mostra ora in tutta la sua imponenza, è attualmente in una posizione provvisoria parallela al vecchio manufatto, che verrà poi abbattuto.

Nel pomeriggio di oggi è stata completata la complessa operazione di varo del secondo e ultimo impalcato, che il Po, con le sue frequenti variazioni di profondità, ha reso particolarmente ostiche. Da qui la soluzione, ideata dai tecnici Toto Costruzioni Generali, immediatamente approvata dal Committente e realizzata in pochi giorni, di installare grandi palancole in acciaio per sostenere la sponda e permettere il dragaggio necessario. Per la movimentazione degli impalcati Toto si è affidata a Fagioli Spa, leader mondiale nell’ingegneria delle grandi movimentazioni, che grazie all’utilizzo di una speciale chiatta li ha posizionati sulle nuove pile in precedenza realizzate. 

I due vari sono avvenuti in momenti differenti: il primo, dal cantiere Toto di San Benedetto Po, è stato completato nel mese di dicembre grazie all’utilizzo di torri gommate semoventi Fagioli (SPMT) e di un pontone galleggiante, che ha trasportato l’impalcato ad arco fino alle pile in alveo. Il varo appena concluso dalla riva opposta ha comportato invece un movimento di traslazione longitudinale del manufatto molto complessa su diversi appoggi intermedi, a terra e sull’acqua. Le torri e i carrelli hanno permesso alla struttura, lunga 149 metri e dal peso di 2.200 tonnellate, di scavallare l’argine maestro e di congiungersi al primo impalcato sulle pile in alveo, sfruttando la chiatta come piattaforma flottante, in un delicato equilibrio con il livello del fiume. 

Siamo soddisfatti per il completamento delle fasi di varo. Un ringraziamento particolare va alla Provincia di Mantova, committente del progetto e ai nostri partner. Nonostante la complessità per un lavoro di tale portata, abbiamo sempre lavorato in piena sintonia e superato gli ostacoli con soluzioni ideate, condivise e realizzate con la massima efficienza. Un traguardo raggiunto grazie al decisivo supporto delle Amministrazioni comunali, dei Comitati presenti sul territorio e di tutti i cittadini che ci hanno sempre sostenuto. L’opera rappresenta un momento apicale, è la prima volta in Italia che viene realizzato e posizionato un ponte con queste modalità” – commenta Paolo Toto, amministratore delegato di Toto Costruzioni Generali.

Il progetto rappresenta un lavoro di sostanziale ristrutturazione del ponte attuale. Colpito da eventi di piena eccezionale negli anni 1994 e 2000, con il sisma del 2012 ha subito una serie di danni che hanno costretto ad introdurre limitazioni alla circolazione. La provincia di Mantova ha così indetto una procedura di appalto nel 2015 aggiudicata da Toto Costruzioni Generali in Associazione Temporanea d’Impresa (ATI) con Vezzola Spa.

I lavori sono stati eseguiti riducendo al minimo le interferenze con il ponte preesistente, che è rimasto quasi sempre aperto al traffico veicolare. Una volta traslato nella posizione definitiva, il ponte disporrà di due corsie molto ampie al servizio di una viabilità più fluida e sicura grazie all’ottimizzazione della visibilità e di una segnaletica luminosa, al posto della precedente illuminazione diffusa, con una sensibile riduzione dell’inquinamento luminoso. Due spazi laterali per il percorso turistico ciclopedonale consentiranno a tutti la massima fruizione della struttura, dotata di particolari accorgimenti per disabili, di vie di fuga e di una segnaletica speciale per i natanti e i velivoli. La scelta dell’acciaio corten permette di minimizzare i costi di manutenzione del ponte, garantendo maggiore armonia con il paesaggio e sostenibilità ambientale.